In questo articolo vorrei riflettere con i miei lettori per un argomento che mi sta davvero a cuore, i falsi-miti RISERVATI AL MONDO CAPELLI.

Sul mondo dei capelli oramai ne abbiamo visti di tutti i colori:

il fuoco per togliere le doppie punte ( questa poi da fuori di testa), risciacqui acidi o freddi, impacchi di erbe officinali, o peggio impacchi di sostanze alimentari che, sul capello hanno davvero pochi benefici.

Sono poche le persone che davvero argomentano e spiegano la verità su questi argomenti in quanto, in pochi son preparati teoricamente per rispondere, o peggio non si sono mai interessati al capire la verità su gesti che, a dirla tutta non hanno fondamenta se non usanze popolari .

I RISCIACQUI

 

Su questo argomento non  esistono dati certi su quale sia la giusta temperatura da usare per rendere i capelli più belli, ciò che mi è stato risposto dal Dermatologo, quando gli ho  posto questo quesito, fu di appellarmi il più possibile al buon senso.

Il calore o il freddo eccessivi influiscono sulla circolazione e la micro circolazione, se riflettiamo la cute pilifera è piena zeppa di vasi sanguigni che irrorano ogni papilla germinativa della nostra pelle. 

Peli o capelli ne sono sicuramente collegati in egual modo. 

Partendo dal presupposto che la temperatura elevata rispetto a quella del corpo umano ( circa 36 gradi ) vaso-dilata le nostre vene, è auspicabile che al contrario la temperatura fredda influisce su una costrizione di queste ultime , cosa che ad esempio nel percorso kneipp procura benessere e cura alla circolazione delle gambe.

Asserire che la temperatura dell’acqua possa far bene al pelo o al capello è del tutto mancante di fondamenta e dimostrazioni scientifiche.

Quando sento chiedere un risciacquo freddo perché regala una chioma lucida, mi scappa un sorriso, in quanto oltre che la benefica azione di vasocostrizione che porta il freddo alla nostra micro circolazione i capelli non ha assolutamente nessun effetto migliorante o peggiorante, cosa che cambia se il risciacquo diventa ACIDO.

IL RISCIACQUO ACIDO

 

Questa invece,è un ottima strategia per lucidare i capelli.

Il ph di balsami e maschere è appunto sempre leggermente acido in quanto le squame dei capelli sono davvero sensibili al ph che li sfiora.

Acido chiude le squame, e il basico o alcalino le apre.

Di fatti la maggior parte dei trattamenti chimici come la tintura o il liquido della permanente ( che erroneamente tanti chiamano acido ) ha un ph estremamente alcalino per aiutare proprio la penetrazione degli eccipienti all’interno della corteccia.

Cosa usare per acidificare un risciacquo senza spendere molti soldi è utilizzare prodotti facilmente reperibili che ben si adattano, ovvio che l’acquisto di acque acidificate atte a questo proposito come quelle disponibili in commercio, sono l’ideale:

  • Aceto di mele
  • aceto di vino
  • spremuta di limone
  • acido ascorbico

e sono i più comunemente utilizzati per risciacquare i capelli dal balsamo per esempio in quanto oltre a sigillare le squame, essi hanno una leggera azione sgrassante.

Io invito sempre a moderare l’utilizzo di prodotti non testati a scopo cosmetico, come suggerisco di non abusare o utilizzare dosi troppo alte di acidificante ( più se ne mette non significa che più lucida, anzi i danni al ph della pelle sono possibili se si esagera) in oltre non ne vedo la necessità di questi risciacqui quanto un eccellente balsamo o maschera arrivano dopo lo shampoo.

GLI IMPACCHI DI ERBE ESSICCATE

 

Le erbe sono per la maggior parte anche se destinate al trattamento cosmetico in parte non efficienti nell’idratazione del capello.

Questo proprio perché esse essendo disidratate possono seccare ulteriormente pelle e capelli se non ben idratate con acqua prima dell’applicazione.

Invito a tale proposito a seguire le istruzioni che ogni azienda mette sulle etichette.

L’eccessivo utilizzo poi,potrebbe peggiorare molte patologie cutanee, come asteatosi o seborree. Ovvio che queste erbe sono eccellenti se usate in maniera mirata con una giusta posologia.

Se aggiunte agli impacchi coloranti possono purtroppo nella maggioranza dei casi ed escluso pochissime eccezioni addirittura peggiorare l’effetto colorante diluendone troppo il potere tintoreo. L’uso poi di eccipienti come zucchero, allume, farine particolari non ha nessun specifico risultato o dimostrazione che essi possano migliorare il colore, a mio parere possono far solo che male ed evito accuratamente.

Consiglio invece di tenere a mente questo schemino

 

INDACO
ACACIA CATECU'
FIENO GRECO
LAWSONIA
 AMLA
LIMONE,ACETO, ACIDO ASCORBICO
KATAM
ADANSONIA DIGITATA
SPINA CHRISTI
ADDENSANTI
 ALTHEA
Glucomannano di amorphophallus

 

Qui puoi vedere come in rapporto 1-10 possano essere eccezionali e favorire il risultato l’unione di particolari eccipienti. Ricordando che poi nel caso della Lawsonia l’unire limone o aceto è buona cosa come il bicarbonato per Indaco e Katam

PISTRE FERRI E BIGODINI

 

Spesso noto e mi viene richiesto di eseguire pieghe e acconciature durevoli con l’aiuto di bigodini piastre e ferri.

Invito i lettori a informarsi su come agisce la chimica sul capello bagnato e a quali dinamiche fisiche essa va in contro.

Capito questo si capisce quanto certe operazioni sono solo concetti comuni errati. 

All’interno del capello ciò che mantiene le fibre legate e ne determina la forma che esso prende quando viene creato dalla papilla germinatrice sono i ponti di zolfo, legami impossibili da scindere se non usando un prodotto chimico conosciuto come  liquido della permanente ( tioglicolato d’ammonio) .

Questo ne modifica permanentemente la forma mettendo il capello in nuovi legami come per esempio il bigodino usato nella permanentazione o l’effetto liscio delle stirature chimiche ( da non confondere con le cheratine chimiche) . 

Questi ponti possono pero essere influenzati da legami maggiori come quantità tanto quanto delicati che si trovano sempre nella fibra capillare, i legami di sale.

Questi legami si spezzano e ricompongono in maniera facilissima e veloce quando bagnati o essiccati da calore alto come il phon o le piastre. 

Quando laviamo i capelli questi legami si sciolgono per poi ricomporsi con la piega.

I bigodini, le spazzole e il phon null’altro fanno che regalare una forma nuova, idem il raffreddarsi della fibra ne determina poi una forma nuova che dura fino a nuova rottura, in quanto questi legami sono in numero di molto maggiore a quelli di zolfo, si possono avere capelli lisci anche se di natura sono ricci, ma essendo suscettibili a umidità , sporcizia, e calore, ogni qualvolta passiamo in ambienti umidi, o caldi o semplicemente roviniamo la piega fatta con legatura e raccolti, i ponti di sale si spezzano in favore di nuove forme dovute a legami nuovi. 

Mentre quando lasciamo asciugare i capelli al sole, dopo un bagno, i ponti di zolfo prendono forza avendo quelli di sale temporaneamente slegati. 

Essi ne danno la forma naturale potenziata poi dai legami di sale che si rinforzano sulla forma imposta. 

Esagerare con calore e piastre, può solo che scottare o bruciare fibre sensibili, in nome di pieghe con durata temporanea, in quanto i fattori che ne determinano l’effetto sono troppo. Ecco perché lamentarsi di pieghe poco durevoli è sicuramente sinonimo di poca conoscenza, in quanto non sempre è colpa di chi asciuga i capelli, come il parrucchiere.

 Ovvio che la maestria e la manualità sicuramente aiutano, ma bisognerebbe avere la testa sotto una campana di vetro e dormire con quest’ultima appoggiata sul comodino per avere una capigliatura perfetta e durevole.

Ciò che può aiutare per ottenere pieghe belle a lungo è si, l’asciugatura completa del capello, senza rimasugli umidi, ma anche lasciar raffreddare le ciocche nella forma desiderata. Personalmente amo molto massaggiare le ciocche fonate con la punta delle dita dirigendole in un raffreddamento dinamico nella forma desiderata.

Se asciughi i capelli ricci puntando le ciocche con dei beccucci o l’uso dei bigodini è ottimo lasciar raffreddare i capelli nella nuova forma, ma assolutamente senza senso passare piastre arriccianti o ferri boccolanti, che ne ri-spezzano e riuniscono inutilmente i ponti di sale provando la fibra causa temperature elevate . In questo caso a parere mio è sconveniente, preferisco arricciare a ferro capelli asciugati dolcemente senza forme, e dare una sola chiusura ai ponti di sale e stressare con due asciugature la fibra. Questo discorso non vale per la lisciatura che, appunto ne beneficia dell passaggio piastra, che apporta un effetto piatto e fluido , ma anche qui va valutato lo stato e benessere del capello.

 

Spero di aver chiarito alcuni punti fermi che spesso mi vengono chiesti.

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Mariarachele