Perché la consulenza pre-servizio

Ciao, in questo articolo voglio spiegare perché è indispensabile per me, come tecnica colorista-erborea esaminare un cliente prima di un servizio colorante erboreo ( ma anche chimico ). Questa, oramai, scelta imprescindibile mi occorre fortemente per capire in primis quali obiettivi ha il cliente e sopratutto il pigmento contribuente che presenta. In parole semplici analizzare prima la situazione colore mi permette di dare adito a un piano lavoro preciso, quanto tempo durerà la seduta, ma anche che strategia adoperare…

Un test allergico ( patch ) che presenta dermatite irritativa, non allergica

Determinante il test allergico ( altri articoli nel blog ne parlano ) proprio per testare quanto la pelle del cliente sopporti l’applicazione ( dermatiti irritative possono presentarsi ) e quali reazioni possono essere trascurabili oppure importanti da considerare addirittura l’applicazione colore da non farsi! Per me, almeno lavorare in sicurezza, con le idee chiare è fondamentale, per mantenere il tempo idoneo al servizio e sopratutto non avere un’imprecisa gestione del tempo, nella quale magari incappare in ritardi o sorprese sgradevoli per me e per il mio assistito. Dunque diventa indispensabile un appuntamento e una presa di quest’ultimo anticipata in quanto, grazie a Dio ho molti clienti che mi raggiungono da tutta Europa ( si non ho sbagliato 🥰) e quindi dare a loro la mia professione al 100% senza mai staccarmi o trascurarli lasciando anche la puntualità come primo segno di rispetto.

LA RICETTA DELLA STREGA!

Ho iniziato a scherzare con questo nome anni fa, quando cercavo di ideare una miscela di erbe adatta alle ragazze con pochi capelli bianchi!

Capello 15% bianchi con ossidazione data sulle lunghezze da mare, lavaggi, piastrate
Capello ben curato e naturale

Ti racconto come funziona e come poter avere ispirazione dal mio racconto. Per ovvie ragioni non posso scrivere una mescola ma posso insegnarti cosa fare per ottenere un lavoro similare, tenendo presente che diventa davvero specifico e personalizzato ogni lavoro che si fa. Lo dico sempre; le erbe tintoree cambiano risultato su ogni capello che esse incontrano!

Fine lavoro, risultato soddisfacente, luminoso e bello!

La tecnica sta nel dividere base o radici e lunghezza punta. Nell applicare un colore che sfuma proprio nelle lunghezze “melangerando” a mano libera quelle che sono le due pappe e regalare l’illusione ottica che le lunghezze siano quasi schiarite e la base lunghezza scurita.

Qui puoi vedere un altro mio lavoro dove ho diviso colore base e colore punte

Il trucco sostanzialmente sta nel regalare una mescola piu scura alla radice che migliori la profondità del colore, e lo si puo fare usando lawsonia indaco katam legno di campeggio e tutte quelle erbe tonalizzanti come le foglie di noce, il bhrami il bringranj, e le foglie di spinacio. Se si concentra ad hoc una mescola scurente ma anche riflessante per i bianchi ( presento in bassa quantità ) l’effetto finale sarà di un castano scuretto vicino al viso con i capelli bianchi di una sfumatura piu chiara ( se vogliamo piu copertura e abbiamo piu bianchi serve un doppio passaggio e qui cambierebbe tutto, scriverò qualcosa a riguardo piu avanti )

Punte brillanti

D’altro canto cio che serve alle lunghezze per risplendere è della lawsonia inermis ( henne ) mescolato con erbe gialle e ricche di vitamina C che appunto dona splendore. Amla, fiori di cartamo, melograna e polvere di mandarino possono essere un’ottima sonergia!

SE VUOI SAPERNE DI PIU… scrivimi o chiedimi una consulenza, posso aiutarti a trovare una mescola adatta alle tue esigenze ( servizio a pagamento ).

Sei una nuova cliente?

Importanti info per te

Ho deciso di scrivere questo testo proprio per aiutare a chiarire i primi dubbi inerenti questo metodo e aiutare il neofita a comprendere i limiti e le possibilità che la colorazione erborea offre.

 

Cosa fare per essere nostra cliente?

 

La prima cosa che devi fare se sei interessata al nostro operato è prenotare una consulenza.

(I nostri numeri a seconda del negozio li trovi nel menù contatti)

La consulenza ci permette di valutare il tuo capello, comprendere le sue caratteristiche e anche stilare un vero e proprio percorso di colorazione che potrà portarti al tuo obiettivo.

La colorazione erborea funziona diversamente dal colore che il parrucchiere normale esegue. Le dinamiche i tempi e le durate sono diversissimi. I fattori che determinano poi la buona riuscita e la stabilità del lavoro ottenuto sono molteplici e variano da persona a persona.

Durante la consulenza ti verrà spiegato ogni limite, ogni dettaglio di tempo e sopratutto di spesa. Lavoreremo in base alle tue richieste sia di tempo che di budget. I nostri prezzi sono on line sul nostro sito internet www.vebystyle.com e noterai che il costo di una colorazione è pressoché simile a quello della media di ogni parrucchiere.

La consulenza colore può esser eseguita anche tramite what’app al numero del negozio scelto. 

Mediante l’on line funziona uguale, riceverai un questionario al quale rispondere con foto e dettagli e potremo stilare il tuo percorso ugualmente.

 

Non hai mai fatto colorazioni erboree o henné?

 

Nessuna paura, se sei al tuo primo approccio sarà indispensabile eseguire un test di tolleranza o allergico e per questo dovrai venire in studio da noi. Siamo intransigenti su questo punto in quanto è basilare la sicurezza del cliente per noi.

Sono rarissimi i casi di allergia, ma possono essere del tutto esclusi se si esegue un pach test.

Il test dura pochi minuti nei quali si applica mediante un tampone su un avantbraccio una pastella comprendente la maggioranza di erbe che utilizzeremo oppure quelle destinate al tuo lavoro.

Questo “cerotto” dovrà essere tenuto a contatto con la pelle per almeno 4 ore e poi risciacquato. Si attenderanno 48 ore nelle quali si terrà monitorato lo stato della zona trattata.

Nelle erbe utilizzate, cortecce, rizomi, petali e pistilli potrebbe esserci una quantità di Nikel e cobalto, che sono garantite però inferiori a una parte per milione e quindi solo raramente possono dare fastidio.

Su alcune persone però potrebbe esserci una reazione di dermatite nelle ore seguenti al trattamento, ma di solito sono rossori localizzati che tendono a sparire dopo pochi giorni.

L’acido ossilico è talvolta presente nelle radici di Rabarbaro e Robbia.

Quest’ultimo porta piccole dermatiti senza prurito, ma non è possibile sapere se esso può essere presente o no nella pianta utilizzata in quanto, non sempre è presente.

Parlo di queste casistiche perché è successo negli anni di trovare soggetti che, sebbene si siano colorati più volte con mix di erbe tintoree e non hanno avuto mai reazioni avverse, hanno avuto un episodio simile.

Per quanto la reazione di dermatite si è lenita nel giro di poche ore, non ha avuto escoriazioni, bruciori o pruriti, è sempre meglio chiarire e anticipare possibili sinistri in modo da evitare inutili allarmismi.

Altro modo consiglio sempre di aggiornarci, in quanto potrebbe essere necessario cambiare il mix di erbe per evitare altri episodi.

Le reazioni allergiche sono molto rare a differenza delle tinture chimiche, e non ho mai riscontrato negli anni problematiche relative a gonfiori, rossori forti o ustioni, come può accadere nella colorazione chimica.

Ovviamente, se accade qualcosa di allarmante contattate sempre un medico.

Donne incinte o in allattamento non hanno nulla di diverso da considerare, ho scritto diversi articoli chiarificatori sul nostro blog che invito a leggere.

 

Pro e contro della colorazione erborea

 

Non ho mai trovato molti contro a questo metodo, se non i tempi di posa che a volte arrivano a quasi due ore e mezza di attesa, oppure a uno o più passaggi da 40-50 minuti, necessari in colorazioni particolari. Ogni obiettivo è pressoché raggiungibile qualora non prevedesse schiariture. 

Le erbe di fatto non possono schiarire ne dare colorazioni più chiare del colore di base.

Il capello bianco invece può essere colorato di qualsiasi colore, oppure colorato del proprio.

L’effetto finale è sempre molto brillante e sul capello bianco si ha un effetto sempre leggermente meno intenso, cosa che porta quest’ultimo a distinguersi sempre un po’ nelle prime colorazioni.

Cosa che si trasforma dalla terza applicazione, in quanto il capello subisce la famosissima stratificazione che regala un pigmento solido e quasi indelebile.

La stratificazione è un vero e proprio rebuinding dello stelo che rimane strettamente saldato in molecole stratificate di pigmenti eliminando sfrangiamenti e doppie punte, migliorando volume elasticità e circonferenza dello stelo. Il capello crespo si lucida, e quello liscio si compatta, mentre il riccio si volumizza, come il sottile.

Le quantità di polifenoli e vitamine assorbite dalla papilla germinativa poi, danno un vero giovamento e ringiovanimento all’annesso cutaneo del pelo, che tende a rinforzarsi.

Il capello bianco diventa un vero e proprio plus, perché permette di creare effetti “colpo di sole”

oppure tonalità bionde su capigliature ingrigite, senza schiarire.

 

Se sei castana invece potrai solo scurire o coprire i tuoi capelli bianchi di un color castano o scurire il tuo castano a un livello nero o castano scuro.

Le colorazione erboree dopo la stratificazione non sono soggette a scoloritura, nemmeno al mare, e questo le rende però difficilmente removibili.

 

 

Posso schiarire le erbe tintoree?

 

La schiaritura su capelli trattati con erbe tintoree contenenti Indaco Tinctoria è sconsigliata, mentre su altri gruppi cromofori si potrebbero ottenere particolari effetti piacevoli, da considerare però secondo i casi

 

I prodotti e il mantenimento

 

Offriamo anche un servizio di assistenza se desideri colorarti da sola i capelli, in modo da rendere necessaria una visita in salone ogni 2-3 mesi per apportare migliorie al capello. Da noi troverai sia erbe miscelate che singole per poter colorarti la ricrescita da sola. Importante però è utilizzare prodotti lavanti e condizionanti senza parabeni che tendono a disgregare le particelle coloranti delle piante.

 

 

LE ERBE IDRATANTI ESISTONO?

LE ERBE IDRATANTI ESISTONO?

il giardino della bellezz

cosa funziona realmente ?

le piante idratanti

Buon inizio anno care utenti, e felice gennaio, come tutto parte daccapo, anche il mio blog vuole ricevere una spolveratina dai soliti temi, ed ecco che oggi vi propongo una nuova rubrichetta, che di tempo in tempo, andrò a rifocillare di notizie e piccole tips per la bellezza dei vostri capelli. Il giardino della bellezza vuole essere un contenitore nel quale affrontare diversi temi e finalmente postare ricette globali, che vadano bene per le più basilari anomalie di capelli e cute. 

Sapete quanto amo personalizzare le mie composizioni di trattamenti, sia coloranti che benessere, proprio perché ogni ” testa” è davvero un piccolo mondo, ma siccome la mia missione è di arrivare al cuore di più persone appassionate di queste opportunità green, mi impegno a rendere facili, potabili i miei ricettari da poter far bene al più possibile delle anomalie riscontrate.

Dopo il grande successo sul mio manuale dedicato alla castanizzazione non vi nego che qualche altra ideuzza bolle in pentola, ma per adesso devo dedicarmi al negozio, ai miei clienti on line e real life, che ogni giorno  richiedono i miei servigi. Passato il ciclone Natalizio e il burrascoso Gennaio, con scadenza tornerò a parlarvi di questo mondo, e di queste dimensioni bio e Naturali. 

Oggi vorrei partire discutendo di un’importantissima questione che ho gia ampiamente affrontato nei precedenti articoli, ovvero l’idratazione dei capelli.

Si può sul serio idratare un capello? cosa davvero funziona a livello naturale e non cosmetico?

La risposta passa come sempre dalla scienza che io metto sempre per prima in ogni mio ragionamento. 

Il capello è composto da cheratina che è una sclero-proteina, ovvero una proteina indurita grazie al contatto dell’aria, infatti spiegando “potabilmente” ciò che accade, il capello all’interno del follicolo pilifero è molle, quasi morbido, mentre appena sbuca dall’orifizio e si esprime nella lunghezza sulla cute, esso diventa come noi lo conosciamo, duro , elastico e resistente pensate che un singolo capello  regge dai 50 ai 60 g , e una capigliatura di 120.000 capelli arriva a sorreggere anche 6-7 tonnellate. 

Idratare una composizione chimica di questo tipo non è possibile, il capello infatti non si idrata, si imbibisce si ammorbidisce, ma non lo si può idratare, quello è un termine che dobbiamo riservare ad altri tessuti, come la pelle per esempio. Il capello ha forte capacità di affinità con grassi e proteine, che lo rendono morbido e fortemente  fluente.

Nel caso di capelli crespi e molto ricci, l’utilizzo di proteine del grano o del riso, aumenta l’effetto fluente, setoso, e ne contiene il crespo e il ruvido a seconda della percentuale che di quest’ultime si adopera. 

Mentre nel caso di capelli sottili e poco voluminosi, alcuni tipi di acidi grassi, invece, ne migliorano la resa, il volume e la consistenza.

Ogni ricetta può essere personalizzata con un mix di questi ultimi e i migliori prodotti che possiamo trovare biologicamente sono particolari balsami o impacchi di maschere perfettamente dosati per le  varie esigenze. 

Chi mi conosce lo sa come la vedo, la sicurezza del prodotto per me è essenziale, prediligo sempre cosmetici pronti, esistono balsami che hanno già un ottima composizione senza andare a crearne di nuovi compromettendo quello che è il PAO di conservazione ( ogni qualvolta aggiungiamo eccipienti di nostra spontanea volontà all’interno di un balsamo o shampoo, potremmo andare in contro a un prodotto che si contamina, e che quindi deteriora prima) . 

Premesso questo vorrei rispondere alla domanda che più spesso mi viene fatta, come posso rendere più belli i capelli usando erbe officinali, polverizzate, come il Fieno greco o la Malva bianca. 

Come possiamo ottenere capelli più morbidi e fluenti usando questi ritrovati? 

La mia risposta è sempre la stessa. Molti polverizzati possono migliorare la cute, il benessere della cute, e compattare lo stelo, ingabbiandolo in catene di fitocomplessi che ne aumentano lo spessore e l’elasticità, ma l’errore più comune è di credere che una pianta, polverizzata e in primis essiccata possa in un qualche modo rendere il capello morbido e setoso, al contrario invece, potrebbe proprio creare effetti ” secchi” e crespi, proprio perché nel lavaggio queste ” erbe” tolgono sostanze grasse. 

L’oleazione rimane sempre un ottimo ritrovato e a tale proposito vi invito ad usare questa tecnica:

 

RICETTA SUBLIMANTE PER CAPELLI DURI , SECCHI E FRAGILI

 

Premetto che se hai dubbi su come eseguire un’oleazione hai due opzioni, scaricare il manuale gratuito nella sezione download che è presente in questo sito, oppure venire da me in studio (-;

 

OCCORRENTE: ( dosi per più applicazioni) 

un piccolo mixer o uno sbatti uova o planetaria

50g di olio di Babbasu ( Orbignya Oleifera)

50g di olio di germe di grano 

50g di olio di cocco 

 

mixare il tutto x 5 minuti, conservare poi in una bottiglia scura o non trasparente, e utilizzalo per due o tre applicazioni che farai una volta a settimana per tre settimane. 

Conservare al fresco questi olii può esser una buona idea, ma alle basse temperature essi, tendono a diventare poi allo stato solido, quindi rendili liquidi riscaldandoli a bagnomaria con acqua tiepida prima dell’applicazione.

Questo impacco è l’ideale sia per i capelli sottili e spenti che per i capelli grossi e crespi, insomma è una panacea che si prenderà cura anche delle anomalie quali cute, secchezza della cute, forfora e prurito oltre che regalare un effetto anticrespo  sui capelli fortemente ricci, che un effetto volume su quelli molto piatti. 

Con questa miscela gli acidi grassi, vitamine e minerali apportati sono davvero tanti, vitamina K, E Colina, Acido Caprinico Caprilico e Ialuronico, Palmitico, Oleico, Stearico e Miristico, lavoreranno in sinergia sulla struttura, l’importante è applicare l’olio da bagnato, andare contro pelo massaggiando le lunghezze e la cute, mantenedo i capelli al caldo umido per circa 30 minuti, eseguire poi uno shampoo dai tensioattivi delicati che non rimuovano tutti gli acidi grassi applicati, ma solo una parte e poi applicare il consueto balsamo. Ovviamente vi ricordo che è indispensabile usare prodotti lavanti e condizionanti di origine Bio. 

Speranzosa di esservi piaciuta anche in questa pubblicazione, vi invito a commentare, o a scrivermi per dire la vostra e confrontarci. 

a presto Mariarachele

 

Alcuni prodotti che amo

Sapone di un tempo produce balsami davvero ottimi come percentuali e dosi, di seguito vedrai Fluente seta con proteine del Grano e la mia amata maschera volume dedicata ai capelli più sottili e piatti. Ho allegato anche alcuni esempi di oli che questa casa produce e che io adoro. Delle Herbarie invece lo shampoo che più adoro come lavaggio post oleazione, leggero, e delicato con un potere lavante per me perfetto post trattamento.

sapone di un tempo

oli sapone di un tempo
Shampoo Herbarie

ALTRI FALSIMITI SUL MONDO DELLE PASTELLE VEGETALI

ALTRI FALSIMITI SUL MONDO DELLE PASTELLE VEGETALI

LE INFORMAZIONI IMPORTANTI DA SAPERE PRIMA DI INIZIARE UN

PERCORSO DI COLORAZIONE ERBOREA

In questo articolo ho selezionato alcune domande che in molti di voi mi ponete sui miei social, spesso non riesco a rispondere a tutti, per problematiche di tempo in quanto sono spesso occupata a seguire i miei clienti in negozio, ma trovo molto bello poter condividere alcuni interessantissimi argomenti che ne sono emersi da queste conversazioni che vi riporto di seguito .

 

 

COME SCARICARE IL COLORE OTTENUTO IN CASO CI SEMBRASSE INADATTO A NOI?
Questo argomento è alquanto spinoso, credo sia importantissimo considerare e ricordarci che il mondo del parrucchiere erboreo è del tutto differente da quello del parrucchiere normale. Non esistono cartelle colori, ciocche campione da mostrar e prevedere con sicurezza quale risultato si avrà a fine lavoro.
Sono moltissimi fattori che determinano la riuscita e il risultato di un colore erboreo.
La porosità del capello, lo stato di salute del capello, il colore di fondo e il pigmento contribuente ( se sono schiariti, ossidati o hanno riflessi particolari ), la provenienza delle erbe usate, e la resa delle erbe usate ( ogni raccolto ha nascita e vita in terreni differenti e subisce diverse fasi di vita e situazioni climatiche, non dimentichiamoci che si parla di piante), i prodotti utilizzati prima e i servizi chimici effettuati nella routine passata, insomma davvero tante varianti da considerare.
Ogni qualvolta ricevo un nuovo cliente non eseguo mai una colorazione a occhi chiusi, ma bensì vogliovedere le persone per una consulenza prima del servizio, uno per il test allergico   ( trovi molti articoli a riguardo nel blog) ma anche per capire a cosa vado in contro, e poterlo in un qualche modo prevedere.Tengo un archivio di molti lavori nei quali annoto tutte le varianti, gli accaduti e come ho rimediato, in modo da poter avere una procedura da adottare, ma spesso ogni e con meno tempo da una seduta all’altra.Alcune erbe però come quelle appartenenti al mondo degli indacani e delle indicotine si legano così fortemente alla fibra capillare che diventa impossibile rimuoverle anche con le decolorazioni e quindi,rimangono irreversibili. Come alcune piante a chinoni come la Lawsonia che ha un greep forte con la cheratina umana, ma nulla a che vedere con il Cartamo che appartiene alla stessa famiglia cromofora, ma ha breve durata e si rimuove facilmente. Chessi-dica non esiste nulla per rimuovere i pigmenti erborei. Alcuni si eliminano con certi tipi di oli vegetali o burri, ma altri permangono anche con i decoloranti, e questo rende difficile cambiare colore, sopratutto lo scuro una volta ottenuto.

PER QUANTO TEMPO SI CONSIGLIA DI LASCIARE RIPOSARE UNA PASTELLA VEGETALE
PRIMA DELL’APPLICAZIONE?
I comporti erborei che chiameremo fitocomplessi sono essiccati nel caso delle colorazioni erboree e durano a lungo se ben conservati al chiuso e al buio. Essi però appunto in quanto disidratati trattengono acqua velocemente e possono assorbire umidità e creare reazioni avverse alla loro composizione.
Questo lo sto specificando in quanto leggo sempre più persone preparare henné ore o giorni prima, lasciarli fermentare. Unire pastelle vegetali a erbe idratate per giorni e notti, come nel caso della Trigonella fieno greco, che sicuramente ha bisogno di tempi di idratazione lunghi, ma che comunque io sconsiglio oltre le 9 ore, e questo semplicemente perché ogni pianta essendo un fito-complesso composto da più sostanze, inizia a deteriorarsi più velocemente una volta reidratata.
Prova a pensare al cibo, dell’insalata appena colta è buona da mangiare, ma conservata all’aria per diverse ore perde la sua freschezza e appassisce marcendo. Questo in tempi prolungati può accadere e io sconsiglio vivamente di mettersi in testa qualcosa di putrescente. Senza parlare dei microorganismi e muffe che potrebbero crearsi se non si conservano bene i composti in luoghi freschi e chiusi. Parlando poi della stabilità del complesso colorante, ogni pianta ha i suoi tempi di durata. Alcuni pigmenti o gruppi cromofori durano e colorano fino a tre o quattro ore dalla loro preparazione, ma il Lawsone per esempio perde potere dai 60 minuti in poi, quindi tenere in posa pastelle vegetali contenenti henné oltre le 4 ore non serve a nulla se non a irritare gli annessi cutanei e disidratare fortemente la cute.

Ricordate che ogni cosmetico erboreo ha un PAO, e quindi una scadenza e non perché è naturale significa non ha rischi o conseguenze.
Surgelare più volte un complesso erboreo porta la stessa problematica del cibo, la sua composizione si sgretola e credo vivamente diventi inefficiente dopo una volta.
La stessa cosa vale nell’unire alle pastelle composti come zucchero, uova, allume di rocca ecc ecc.
Lo zucchero non ha proprietà idratanti, si scioglie in acqua ( idrosolubile ) e non ha proprietà fissanti del pigmento. L’Allume di rocca contiene alluminio, disidrata la pelle se ussato in forti quantità e potrebbe creare problemi di dermatiti, esso non ha proprietà fissanti. Erbe, Oli, e vari composti alimentari possono creare problemi di “ diluizione” o schermatura colore e quindi rendere il tutto inefficiente a livello di resa colore. Lo dico sempre se dovete dar spazio a fantasie con gli alimenti fate delle torte! Ho preso in carico e presa in cura persone con dermatiti forti, caduta di capelli e problematiche cutanee che si eseguivano impacchi frequentemente, per ore troppo prolungate. Leggete e scaricatevi i miei manuali
gratuiti sull’uso e preparazione degli henné e ricordate, non fate mai impacchi coloranti o curativi oltre le due volte al mese, stessa cosa vale per le oleazioni!

ACIDIFICARE E ALCALINIZZARE LE PASTELLE VRGETALI AIUTA?
Questo argomento lo collego anche a chi mi chiede spesso se eseguire lavaggi acidi mantiene il colore erboreo.
In alcuni casi potrei rispondere di si, ma ogni pianta ha un ph ottimale di resa, e spesso queste piante vengono mescolate ovviamente per varie ragioni e i loro ph si annullano o cambiano, cambiando anche il loro risultato. Se vi risciacquate con un risciacquo acido un henné questo potrebbe avere giovamento come resa nelle ore successive, cosa inversa se lo facessimo dopo un Indaco. Credo che valga la regola che , dopo una pastella erborea sia meglio applicare un buon balsamo. I capelli in ambiente acido si lucidano, mentre in alcalino opacizzano e annodano. Questa regola deve valere, ma i balsami per esempio hanno PH leggermente acidi, così poco da non rovinare nemmeno un’applicazione di Indaco.
Detto questo torniamo al solito discorso del PIFF, un cosmetico prima di essere venduto viene testato, provato, e studiato, esso non andrà mai a rovinare una pastella vegetale, anzi , giova al capello in quanto è perfettamente dosato, dell’acqua e limone o acqua e bicarbonato invece non lo possiamo sapere.
Posso dirvi che adoro usare maschere ricche di burri dopo una pastella vegetale a base di Henné ,ma preferisco usare balsami con proteine dopo un Indaco. Questo l’ho visto negli anni di lavoro e noto differenze di resa e intensità di colore se eseguo questa strategia.

Spero di essere stata utile, metti mi piace, scrivimi una recensione o commenta questa articolo.

Continua a seguirci e se ti è piaciuto questo articolo metti ❤
E condividilo sui tuoi social a presto
Mariarachele