Iniziamo parlando delle erbe basilari per colorare i capelli e sopratutto chiarendo una volta per tutte la differenza tra henné ed erbe tintoree.

L’henné o henna/kenna da il nome generico al trattamento capelli o pelle con lo scopo primario di colorare quest’ultimi!
Esso è a base di una sola pianta tintorea ( foglie ) al secolo Lawsonia Inermis.
Questa pianta oltre particolarissime capacità emollienti, rinforzanti e ristrutturanti sui capelli, ne regala anche a seconda della sua provenienza ( paese di origine) una colorazione arancio/marrone ! La colorazione che essa regala come effetto collaterale alle parti risananti la dobbiamo a un gruppo cromoforo esclusivo che si chiama Lawsone.
Più o meno intenso grazie al clima e alla crescita/vita che questo arbusto di poche decine di centimetri conduce nel periodo di vita nel paese da cui proviene!
La Lawsonia Inermis è l’unica pianta al mondocon una capacità imbattibile di legarsi alla cheratina umana aggrappandosi ad essa quasi in maniera inscindibile per diverso tempo!
 Questa reazione chimica viene chiamata dagli addetti ai lavori stratificazione, appunto dal meccanismo di sovrapposizione in diversi strati di cromofori per ogni applicazione eseguita.
Più passaggi verranno effettuati più questo stratificarsi di pigmento si livellerà sulla corteccia pilifera ingabbiandola in un film dai toni arancio che diverranno man mano sempre più scuri.
Un esempio di ciò che accade sul capello dopo un henné è un po’ ciò che accadrebbe se, spiegandola semplicemente, attaccassimo dei palloncini arancio/gialli su una parete bianca;
più palloncini creeranno strati, più l’effetto ottico diverrà dall’arancio, al marrone scuro.
Oltre questa particolare ed unica caratteristica la Lawsonia ha un altro fondamentale potere nel mondo cromoforo, ed è quello di aver una forte affinità con quasi tutte le altre piante tintoree e famiglie di gruppi cromofori! 
Essa spesso è usata come vettore o fondo colore per eventuali miscele enfatizzanti o controcolore.
Di fatti è indispensabile l’uso di questa pianta sia per la copertura del capello bianco come primo passaggio che come parte fondamentale in miscele tonalizzanti per capelli senza bianchi.
Questo ci fa comprendere quanto,nella colorazione erborea dei capelli, sia essenziale la presenza di questo ingrediente in quasi tutte le miscele erboree che ci sono in commercio, appunto perché essa ha il compito di incollarsi sulla corteccia del nostro pelo, ma anche di trasportarne, esserne vettore e collante di tutte le altre erbe tintoree riflessanti.
Torniamo alla nostra parete bianca e incolliamo oltre che ai palloncini arancio/gialli anche palloncini blu, verdi o rossi/rosso-viola, il risultato lascerebbe incantati di quante sfumature e giochi di colori si potrebbero ottenere.
Se la prima domanda che ti salta alla mente ora, è se la parete fosse colorata non di bianco ma di un altro colore, per esempio un blu scuro, vedremmo che questi palloncini coloreranno si, ma con un effetto meno visibile al nostro occhio in quanto, molti colori si annulleranno o enfatizzeranno a seconda dei complementari coinvolti.
Sul capello umano allo stesso modo la presenza di Bianchi può dare un risultato diverso da quello donato su un capello con Melanina (blu nei castani neri ) gialla ( nei biondi ) o un mix di queste ultime ( nei toni intermedi come biondo medio e castano ).
Ciò che accade è uguale come nell’uso dei palloncini colorati, e a tale ragione si può intendere facilmente il perché di due passaggi di impacchi erborei per l copertura dei capelli bianchi e non una miscela unica:
uno di solo henné e poi uno di un mix di erbe tintoree ( pastella vegetale colorante )  sono indispensabili per creare fondi di appoggio e colore nel primo passaggio su bianco e fungeranno per un appoggio quando con il secondo passaggio si eseguirà una tonalizzazione enfatizzante o controcolore.
Mariarachele Maia