Giovedì 16 novembre Rossano Ferretti e Rudy Mostarda saranno alla guida dell’atteso talent show dedicato all’hairstyling, in prima serata su Real Time e in streaming su discovery+ e Rakuten TV.
La prima edizione italiana del talent sull’hairstyling andrà in onda in esclusiva su Real Time e presentato dal Maestro Rossano Ferretti e dal Global Hairstylist Rudy Mostarda, che conta sulla collaborazione di Alfaparf Milano Professional.
UN FORMAT NUOVO IN TUTTO IL MONDO
Andrea, Graziano, Giuseppe, Fracaro, Lorenzo, Asia, Sara, Arianna, Mariarachele e Piera sono i dieci parrucchieri professionisti che competeranno per diventare il prossimo grande nome dell’hairstyling in Italia.
Saranno loro a dover dimostrare il loro talento, abilità e creatività davanti a Rossano Ferretti che condurrà il talent show trasmesso nelle sue cinque versioni in Spagna, Messico, Brasile, Stati Uniti e, appunto, Italia. In ciascuna edizione, Rossano Ferretti valuterà il lavoro dei concorrenti accompagnato da un co-presentatore proveniente da ogni paese. Non saranno soli: con loro ci saranno tante celebrities che daranno il loro contributo alla gara con consigli e suggerimenti. Nel corso delle puntate arriveranno nel salone di HairStyle, The Talent ShowBianca Atzei, Martin Castrogiovanni, Martina Colombari, Antonia Dell’Atte, Giorgia Surina e Beatrice Valli.
Adattarsi alle richieste dei clienti, studiare le loro caratteristiche fisiche e dar loro consigli sui colori e tagli di capelli che li valorizzano di più, realizzare acconciature per occasioni speciali e ripristinare la salute dei capelli danneggiati sono alcune delle sfide che i concorrenti di HairStyle affronteranno nel corso dello show. Inoltre, dovranno dimostrare la loro abilità con i colori e completare le acconciature con un make-up da sogno.
IL PRESTIGIOSO PREMIO PER IL VINCITORE
Il vincitore di ciascuna edizione di HairStyle riceverà un premio del valore di 150.000 euro, che gli permetterà di aprire un salone super esclusivo con il supporto di un team di esperti guidato da Rossano Ferretti. Inoltre, avrà il sostegno dei marchi partner del programma e riceverà un assegno aggiuntivo di 10.000 euro da investire nel suo salone. Entrerà anche a far parte del team internazionale di formatori del prestigioso master per parrucchieri ‘MDB Education’.
LA LOCATION DEL TALENT SHOW
Uno studio televisivo è stato trasformato in un grande hair salon di 1.000 mq con tutto il necessario per realizzare lavori spettacolari: postazioni di lavoro con tutti gli strumenti utili per dare vita a lavori straordinari, lavatesta indipendenti per offrire un trattamento personalizzato ai clienti e ampie scaffalature che ospitano i migliori prodotti per la colorazione e la cura dei capelli, nonché extension di capelli naturali in un’incredibile varietà di colori.
Su Real Time maestro Ferretti guida sfida fra 10 parrucchieri
ai consigli sui colori e tagli di capelli che valorizzano di più a soddisfare le richieste di acconciature per occasioni speciali fino a ripristinare la salute dei capelli danneggiati.
Sono le sfide a cui saranno chiamati i 10 parrucchieri, tutti italiani, concorrenti di HairStyle, prima edizione del talent show di hairstyling in onda alle 21,20 su Real Time e in streaming su discovery+ e Rakuten tv dal 16 novembre. “Finalmente un talent che parla anche di noi – ha detto il maestro Rossano Ferretti che lo conduce – Siamo una industria riferimento del lusso mondiale, ma la categoria dei parrucchieri è ancora molto bistrattata, ridicolizzata nei film, i genitori sono i primi a non volere che i figli seguano questa strada, noi invece vogliamo offrire delle opportunità, creare nuovi posti di lavoro”.
Prodotto da Shine Iberia (una società di Banijay), e presentato oggi, accanto a Ferretti, ritenuto uno degli hair stylist più famosi al mondo, terza generazione di una famiglia di parrucchieri, ci sarà il Global Hairstylist Rudy Mostarda, direttivo creativo del marchio Alfaparf Milano Professional. Nel corso delle puntate arriveranno nel salone di HairStyle, The Talent Show, nel ruolo di opinioniste, Bianca Atzei, Martin Castrogiovanni, Martina Colombari, Antonia Dell’Atte, Giorgia Surina e Beatrice Valli. Il vincitore di ciascuna edizione di HairStyle riceverà un premio del valore di 150.000 euro per aprire un salone con il supporto di un team di esperti guidato da Ferretti. Real Time è il canale dedicato in particolare al mondo femminile della Warner Bros. Discovery. Il talent show sarà trasmesso in cinque versioni, oltre che in Italia, Spagna, Messico, Brasile, Stati Uniti.
È ufficiale! Mariarachele, la nostra instancabile fondatrice di Veby Style Cremona, sta per intraprendere una nuova avventura emozionante sul piccolo schermo!
Giovedì 16 Novembre alle 21:30 su Realtime, avrai l’opportunità di seguire Mariarachele in una serie di sfide, emozioni e momenti indimenticabili.
Da parrucchiera di successo a imprenditrice visionaria, Mariarachele ha sempre fatto parlare di sé con il suo talento unico e la sua passione contagiosa per la bellezza. Ora, il suo carisma e la sua autenticità la porteranno direttamente sul palco di un reality emozionante.
Sarà una serata ricca di sorprese, risate e, naturalmente, momenti che ti terranno con il fiato sospeso. Mariarachele condividerà il suo spirito intraprendente, la sua creatività e la sua determinazione, regalandoti un’esperienza televisiva che non dimenticherai facilmente.
Facciamo sentire il nostro sostegno a Mariarachele durante questa incredibile avventura televisiva! Non perderti l’opportunità di vedere la nostra ispiratrice preferita in azione, giovedì alle 21:30 su Realtime.
Il reality con Mariarachele sarà trasmesso anche su Rakuten TV. Ecco un anticipazione del talent show dall’idea di Rossano Ferretti, l’hairstylist italiano apprezzato in tutto il Pianeta.
Resta sintonizzato sui social media di Veby Style per aggiornamenti in tempo reale, dietro le quinte e molto altro ancora! È il momento di tifare per Mariarachele e vivere insieme a lei questa avventura straordinaria!
Ho iniziato a scherzare con questo nome anni fa, quando cercavo di ideare una miscela di erbe adatta alle ragazze con pochi capelli bianchi!
Capello 15% bianchi con ossidazione data sulle lunghezze da mare, lavaggi, piastrateCapello ben curato e naturale
Ti racconto come funziona e come poter avere ispirazione dal mio racconto. Per ovvie ragioni non posso scrivere una mescola ma posso insegnarti cosa fare per ottenere un lavoro similare, tenendo presente che diventa davvero specifico e personalizzato ogni lavoro che si fa. Lo dico sempre; le erbe tintoree cambiano risultato su ogni capello che esse incontrano!
Fine lavoro, risultato soddisfacente, luminoso e bello!
La tecnica sta nel dividere base o radici e lunghezza punta. Nell applicare un colore che sfuma proprio nelle lunghezze “melangerando” a mano libera quelle che sono le due pappe e regalare l’illusione ottica che le lunghezze siano quasi schiarite e la base lunghezza scurita.
Qui puoi vedere un altro mio lavoro dove ho diviso colore base e colore punte
Il trucco sostanzialmente sta nel regalare una mescola piu scura alla radice che migliori la profondità del colore, e lo si puo fare usando lawsonia indaco katam legno di campeggio e tutte quelle erbe tonalizzanti come le foglie di noce, il bhrami il bringranj, e le foglie di spinacio. Se si concentra ad hoc una mescola scurente ma anche riflessante per i bianchi ( presento in bassa quantità ) l’effetto finale sarà di un castano scuretto vicino al viso con i capelli bianchi di una sfumatura piu chiara ( se vogliamo piu copertura e abbiamo piu bianchi serve un doppio passaggio e qui cambierebbe tutto, scriverò qualcosa a riguardo piu avanti )
Punte brillanti
D’altro canto cio che serve alle lunghezze per risplendere è della lawsonia inermis ( henne ) mescolato con erbe gialle e ricche di vitamina C che appunto dona splendore. Amla, fiori di cartamo, melograna e polvere di mandarino possono essere un’ottima sonergia!
SE VUOI SAPERNE DI PIU… scrivimi o chiedimi una consulenza, posso aiutarti a trovare una mescola adatta alle tue esigenze ( servizio a pagamento ).
LE INFORMAZIONI IMPORTANTI DA SAPERE PRIMA DI INIZIARE UN
PERCORSO DI COLORAZIONE ERBOREA
In questo articolo ho selezionato alcune domande che in molti di voi mi ponete sui miei social, spesso non riesco a rispondere a tutti, per problematiche di tempo in quanto sono spesso occupata a seguire i miei clienti in negozio, ma trovo molto bello poter condividere alcuni interessantissimi argomenti che ne sono emersi da queste conversazioni che vi riporto di seguito .
COME SCARICARE IL COLORE OTTENUTO IN CASO CI SEMBRASSE INADATTO A NOI? Questo argomento è alquanto spinoso, credo sia importantissimo considerare e ricordarci che il mondo del parrucchiere erboreo è del tutto differente da quello del parrucchiere normale. Non esistono cartelle colori, ciocche campione da mostrar e prevedere con sicurezza quale risultato si avrà a fine lavoro. Sono moltissimi fattori che determinano la riuscita e il risultato di un colore erboreo. La porosità del capello, lo stato di salute del capello, il colore di fondo e il pigmento contribuente ( se sono schiariti, ossidati o hanno riflessi particolari ), la provenienza delle erbe usate, e la resa delle erbe usate ( ogni raccolto ha nascita e vita in terreni differenti e subisce diverse fasi di vita e situazioni climatiche, non dimentichiamoci che si parla di piante), i prodotti utilizzati prima e i servizi chimici effettuati nella routine passata, insomma davvero tante varianti da considerare. Ogni qualvolta ricevo un nuovo cliente non eseguo mai una colorazione a occhi chiusi, ma bensì vogliovedere le persone per una consulenza prima del servizio, uno per il test allergico ( trovi molti articoli a riguardo nel blog) ma anche per capire a cosa vado in contro, e poterlo in un qualche modo prevedere.Tengo un archivio di molti lavori nei quali annoto tutte le varianti, gli accaduti e come ho rimediato, in modo da poter avere una procedura da adottare, ma spesso ogni e con meno tempo da una seduta all’altra.Alcune erbe però come quelle appartenenti al mondo degli indacani e delle indicotine si legano così fortemente alla fibra capillare che diventa impossibile rimuoverle anche con le decolorazioni e quindi,rimangono irreversibili. Come alcune piante a chinoni come la Lawsonia che ha un greep forte con la cheratina umana, ma nulla a che vedere con il Cartamo che appartiene alla stessa famiglia cromofora, ma ha breve durata e si rimuove facilmente. Chessi-dica non esiste nulla per rimuovere i pigmenti erborei. Alcuni si eliminano con certi tipi di oli vegetali o burri, ma altri permangono anche con i decoloranti, e questo rende difficile cambiare colore, sopratutto lo scuro una volta ottenuto.
PER QUANTO TEMPO SI CONSIGLIA DI LASCIARE RIPOSARE UNA PASTELLA VEGETALE PRIMA DELL’APPLICAZIONE? I comporti erborei che chiameremo fitocomplessi sono essiccati nel caso delle colorazioni erboree e durano a lungo se ben conservati al chiuso e al buio. Essi però appunto in quanto disidratati trattengono acqua velocemente e possono assorbire umidità e creare reazioni avverse alla loro composizione. Questo lo sto specificando in quanto leggo sempre più persone preparare henné ore o giorni prima, lasciarli fermentare. Unire pastelle vegetali a erbe idratate per giorni e notti, come nel caso della Trigonella fieno greco, che sicuramente ha bisogno di tempi di idratazione lunghi, ma che comunque io sconsiglio oltre le 9 ore, e questo semplicemente perché ogni pianta essendo un fito-complesso composto da più sostanze, inizia a deteriorarsi più velocemente una volta reidratata. Prova a pensare al cibo, dell’insalata appena colta è buona da mangiare, ma conservata all’aria per diverse ore perde la sua freschezza e appassisce marcendo. Questo in tempi prolungati può accadere e io sconsiglio vivamente di mettersi in testa qualcosa di putrescente. Senza parlare dei microorganismi e muffe che potrebbero crearsi se non si conservano bene i composti in luoghi freschi e chiusi. Parlando poi della stabilità del complesso colorante, ogni pianta ha i suoi tempi di durata. Alcuni pigmenti o gruppi cromofori durano e colorano fino a tre o quattro ore dalla loro preparazione, ma il Lawsone per esempio perde potere dai 60 minuti in poi, quindi tenere in posa pastelle vegetali contenenti henné oltre le 4 ore non serve a nulla se non a irritare gli annessi cutanei e disidratare fortemente la cute.
Ricordate che ogni cosmetico erboreo ha un PAO, e quindi una scadenza e non perché è naturale significa non ha rischi o conseguenze. Surgelare più volte un complesso erboreo porta la stessa problematica del cibo, la sua composizione si sgretola e credo vivamente diventi inefficiente dopo una volta. La stessa cosa vale nell’unire alle pastelle composti come zucchero, uova, allume di rocca ecc ecc. Lo zucchero non ha proprietà idratanti, si scioglie in acqua ( idrosolubile ) e non ha proprietà fissanti del pigmento. L’Allume di rocca contiene alluminio, disidrata la pelle se ussato in forti quantità e potrebbe creare problemi di dermatiti, esso non ha proprietà fissanti. Erbe, Oli, e vari composti alimentari possono creare problemi di “ diluizione” o schermatura colore e quindi rendere il tutto inefficiente a livello di resa colore. Lo dico sempre se dovete dar spazio a fantasie con gli alimenti fate delle torte! Ho preso in carico e presa in cura persone con dermatiti forti, caduta di capelli e problematiche cutanee che si eseguivano impacchi frequentemente, per ore troppo prolungate. Leggete e scaricatevi i miei manuali gratuiti sull’uso e preparazione degli henné e ricordate, non fate mai impacchi coloranti o curativi oltre le due volte al mese, stessa cosa vale per le oleazioni!
ACIDIFICARE E ALCALINIZZARE LE PASTELLE VRGETALI AIUTA? Questo argomento lo collego anche a chi mi chiede spesso se eseguire lavaggi acidi mantiene il colore erboreo. In alcuni casi potrei rispondere di si, ma ogni pianta ha un ph ottimale di resa, e spesso queste piante vengono mescolate ovviamente per varie ragioni e i loro ph si annullano o cambiano, cambiando anche il loro risultato. Se vi risciacquate con un risciacquo acido un henné questo potrebbe avere giovamento come resa nelle ore successive, cosa inversa se lo facessimo dopo un Indaco. Credo che valga la regola che , dopo una pastella erborea sia meglio applicare un buon balsamo. I capelli in ambiente acido si lucidano, mentre in alcalino opacizzano e annodano. Questa regola deve valere, ma i balsami per esempio hanno PH leggermente acidi, così poco da non rovinare nemmeno un’applicazione di Indaco. Detto questo torniamo al solito discorso del PIFF, un cosmetico prima di essere venduto viene testato, provato, e studiato, esso non andrà mai a rovinare una pastella vegetale, anzi , giova al capello in quanto è perfettamente dosato, dell’acqua e limone o acqua e bicarbonato invece non lo possiamo sapere. Posso dirvi che adoro usare maschere ricche di burri dopo una pastella vegetale a base di Henné ,ma preferisco usare balsami con proteine dopo un Indaco. Questo l’ho visto negli anni di lavoro e noto differenze di resa e intensità di colore se eseguo questa strategia.
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